La tradizione
La primavera ci offre queste profumate meraviglie! Sono i "fiori de gazzìa" (fiori di acacia), li produce un albero, la Robinia Pseudoacacia, che cresce spontanea un po' ovunque, infestando i boschi e gli incolti. Le infiorescenze sono abbondanti di magnifici fiorellini bianchi screziati di giallo. Vengono raccolti in primavera nel pieno della loro fioritura ed è tradizione farne delle frittelle che possono essere sia dolci che salate. Noi le abbiamo fatte dolci e abbinate al nostro freschissimo
, vino amabile e frizzantino che si sposa perfettamente con queste frittelle caratterizzate da un inconfondibile profumo di primavera.Ingredienti (4 persone)
- 200g di farina di riso
- 100 g di fiori di acacia in grappoli interi
- acqua gasata molto fredda
- un pizzico di bicarbonato
- olio di semi per friggere
- zucchero a velo per spolverizzare
Procedimento
Mischiare acqua, farina e bicarbonato in modo da ottenere una pastella liscia e non troppo densa, che si attacchi bene ai fiori. Il rametto che tiene insieme i fiori servirà ad immergerli nella pastella, ed è l'unica cosa non commestibile: una volta fritti i fiori e la frittura si staccheranno molto bene, come mangiando uno spiedino.
Provate anche versioni con farine diverse: va bene anche la comune farina di grano tenero, ma quella di riso rende le frittelle più croccanti. La farina integrale di grano le rende un po' più pesanti, ma dona un aroma particolare che esalta il profumo dei fiori. Il pizzico di bicarbonato è un trucco che serve a far lievitare un po' la pastella fritta: a questo scopo potete anche incorporare un uovo nella pastella.
Friggere in abbondante olio di semi, fino a che saranno dorati, scolare e asciugare su carta assorbente. Spolverizzare con zucchero a velo.
Provate anche la versione salata, evitando semplicemente lo zucchero e aggiungendo un pizzico di sale nell'impasto e e cosparso alla fine.
Vino consigliato
Consigliamo l'accompagnamento col nostro
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