Risotto ai bruscandoli
La tradizione
Nel dialetto locale il "bruscandolo" è il germoglio del luppolo selvatico, Humulus lupulus, una delizia che rallegra le tavole di primavera, stagione annunciata dal suo apparire.
Si tratta di una pianta erbacea, perenne, rampicante (una liana) che può raggiungere anche i sette metri di altezza, della quale si raccolgono e si gustano i germogli, spezzati a una lunghezza di circa 20 cm. Meglio scegliere quelli più grossi e carnosi, sono i più mobidi!
La parola "bruscandolo" deriva dal veneto "bruscare", che vuol dire "potare le viti, cimare". Il luppolo selvatico cresce lungo le siepi, sulle rive dei corsi d'acqua, ai margini dei boschi. Lungo il fiume Piave se ne trovano tantissimi, tant'è che qui "andar a bruscandoi" è una vera e propria tradizione, un rito che permette di godere all'aperto le prime giornate di primavera. Una volta raccolti vanno utilizzati il prima possibile per poterne gustare appieno il sapore, che è veramente molto particolare.
Sono molto apprezzati in cucina e si utilizzano per fare zuppe caserecce, lasagne, ma soprattutto ottimi risotti e frittate. Provateli anche semplicemente lessati interi e conditi con olio e limone!
I germogli del luppolo sono ipocalorici e hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative. Sono considerati anche purificatori del sangue, stimolanti delle funzioni epatiche e sedativi.
Ingredienti (4 persone)
- 400 gr di riso vialone nano
- 300 gr circa di bruscandoli
- 1 scalogno
- 1 spicchio d'aglio
- ½ bicchiere di vino bianco
- 1 cucchiaio olio evo
- Sale
- 1 noce di burro
- Parmigiano
Procedimento
Lavare i bruscandoli, asciugarli tamponandoli con un panno e sminuzzarli con un coltello, come se si trattasse di prezzemolo.
Preparare un soffritto con olio, aglio (intero, da togliere prima di aggiungere il riso) e lo scalogno finemente tritato; quando quest'ultimo sarà imbiondito, aggiungere i bruscandoli. Quando questi saranno leggermente appassiti, toglere l'aglio e versare il riso per la tostatura, alzando un po' la fiamma, facendo attenzione a non bruciare la verdura. Sfumare con mezzo bicchiere di buon vino bianco secco: noi abbiamo utilizzato il
che abbineremo poi a questo piatto. Procedere quindi la cottura a fiamma bassa, aggiungendo il brodo un po' alla volta e regolando di sale. Al termine della cottura, a fiamma spenta incorporare una noce di burro e due cucchiai di parmigiano grattuggiato, mescolando per la mantecatura. Prima di servire, lasciare riposare qualche minuto coperto da un canovaccio.Impiattare decorando con qualche bruscandolo lasciato intero.
Vino consigliato
Consigliamo di accompagnare questo piatto con un calice di vino bianco secco e fresco come il nostro
, un vino elegante e delicatamente aromatico che porta con sè le note vegetali del Sauvignon.